Ad un anno dalla scomparsa di Renata Broggini vi sarà un incontro per ricordare la sua personalità, programmato per martedì 3 dicembre 2019, ore 18.15 presso l’aula Magna Scuole elementari di Nosedo -Massagno.
L’incontro intende ricordare Renata Broggini, nota per avere indagato le vicende degli esuli militari e civili italiani e l’espatrio dei profughi ebrei in Svizzera, attraverso i valichi del Ticino, negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale. Una cara amica di Insubrica Historica, molto apprezzata da tutti noi.
Una donna anche dal percorso atipico: dopo una vita professionale dedicata all’insegnamento nelle scuole elementari, avvia difatti una per lei nuova e feconda stagione di ricerche e pubblicazioni, tra le quali, con Marino Viganò, realizza la guida I sentieri della memoria nel Locarnese 1939-1945.
Nel 2017, Maria Foletti Fazioli raccoglieva una preziosa video-testimonianza sulla vita di Renata Broggini (Locarno 1932 – Orselina 2018). Viganò in questa serata saprà rendere omaggio a una personalità di spicco tra gli storici elvetici – tra l’altro l’unica autrice svizzera presente, nel catalogo dei più esigenti editori italiani –, ma soprattutto ricordare una donna del Novecento che si batte nella legittima aspirazione a pari diritti fra donne e uomini, e a una persona di grande generosità.
Breve curriculum di Renata Broggini: insegnante quarant’anni nelle scuole elementari tra Losone, Ronco s/Ascona, Muralto, consegue la patente di scuola maggiore ai corsi per docenti del Cantone Ticino presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1975, pubblicando quindi la tesi I rifugiati italiani in Svizzera e il foglio Libertà! (Roma, 1979) e curando Pagine ticinesi di Gianfranco Contini (Bellinzona, 1986), e Un fuoruscito a Locarno – Diario 1943-44, di Filippo Sacchi (Lugano, 1987). Pensionata, avvia studi sugli esuli durante la Seconda guerra mondiale e dà alle stampe Terra d’asilo – I rifugiati italiani in Svizzera 1943-1945 (Bologna, 1993), e La frontiera della speranza – Gli ebrei dall’Italia verso la Svizzera 1943-1945 (Milano, 1998), in seguito tradotto in Frontier of Hope – Jews from Italy seek refuge in Switzerland 1943-1945 (Milano, 2003). Tra le numerossissime altre sue opere storiografiche: Eugenio Balzan 1874-1953 – Una vita per il «Corriere», un progetto per l’umanità (Milano, 2001) – ora Eugenio Balzan 1874-1953 – Una vita per il «Corriere», un lascito per l’umanità (Milano, 2014) –, Passaggio in Svizzera – L’anno nascosto di Indro Montanelli (Milano, 2007), Franco Brenni – Un diplomatico ticinese nelle sfide del XX secolo Bellinzona 1897-Zurigo 1963 (Milano, 2013), e in qualità di co-autrice Centotrentanni Società Svizzera di Milano 1883-2013 (Milano, 2014). Uscendo tra l’altro presso Cinque Lune, il Mulino, Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli, Hoepli, si conferma tra gli autori elvetici più rappresentati nell’editoria, specie italiana, di alta fascia, con larghissimi consensi tra recensioni e apprezzamenti.