Durante una visita a Stoccarda, ospiti di Peter caro amico di lunga data e di battaglie accademiche a Erfurt e Londra, abbiamo approfittato dell’occasione per ricercare brevemente un triste luogo di passaggio, conosciuto come Panoramaheim. In questo breve contributo ripercorriamo la storia di questo lugubre sito.
Presso Panoramastrasse 11 a Stoccarda vi era un imponente villa. Oggi non più esistente, sostituita da un’anonima moderna costruzione a più piani. Solo i più introdotti sanno che questo anonimo nome e indirizzo ci riporta invece alla presenza di volontari svizzeri nelle Waffen-SS tedesche.
Poco più di 75 anni fa, furono ben 900 gli Svizzeri che servirono nelle Waffen-SS. Per gli Svizzeri che lasciarono il proprio paese per raggiungere il Terzo Reich, Stoccarda era il centro principale di raccolta. Proprio presso la Panoramastrasse 11 questi volontari venivano registrati, dotati di nuovi documenti e indottrinati. La maggior parte venivano destinati alla Waffen-SS dato che tale unità a differenza della Wehrmacht accettava più facilmente volontari stranieri. Alcuni Svizzeri che passarono da Stoccarda trovarono piuttosto del lavoro.
La percentuale di volontari ticinesi passati da Stoccarda e arruolati nelle Waffen-SS fu comunque molto bassa, praticamente irrelevante. Probabilmente meno di dieci individui. Ma non è detto che tutti questi 900 individui fossero nazisti, dato che questo indirizzo raccoglieva tutte le persone desiderose trasferirsi nel Reich. È probabile che vi furono anche individui alla ricerca di lavoro o avventura.
L’afflusso maggiore di volontari elvetici lo si ebbe dopo l’operazione Barbarossa, ovvero l’invasione dell’Unione Sovietica nel luglio 1941. La propaganda nazista seppe abilmente convincere gli esponenti “frontisti” (cosi venivano chiamati I fascisti in Svizzera) a raggiungere appunto il Reich. Fu in questa occasione che il Panoraheim fu creato ed affidato ad un esponente frontista elvetico, di nome Franz Riedweg.
Per la regione dell’Ossola probabilmente l’ufficiale Svizzero più rinomato passato anche lui dal Panoramaheim fu von Elfenau, al secolo tenente colonello. Dopo essere stato ignorato per una promozione, aveva deciso deluso, di disertare verso la Germania. Fece rapidamente carriera nelle Waffen-SS. Nonostante sia passato tanto tempo, i pareri sul suo operato sono contrastanti.
Vi sono documenti che riportano la sua approssimativa capacità, mentre in altri casi vi sono documenti che provano il contrario. Molto probabilmente Johann Eugen Corrodi (Hausen am Albis vicino a Zurigo 1897 – Basilea 1980), conosciuto con il nom-de-guerre di “von Elfenau” passò del tempo anche in Ossola, responsabile dello Stato Maggiore del Battaglione Waffen-SS Italiano “Debica”. Quasi sicuro è che von Elfenau organizzò rastrellamenti nell’Insubria. Uno in particolare nei pressi di Lecco, che porta come indizio il nome di operazione “Bern”.
La maggior parte degli Svizzeri che passarono dal Panoramaheim non riuscirono a sopravivere, deceduti la maggior parte sul Fronte Orientale. I pochi che nel 1945 ritornarono in Svizzera, vennero giudicati dalla Giustizia Militare, e passarono alcuni mesi in prigione. Il SS-Obersturmbannfüher (tenente colonello) Franz Riedweg, medico di Lucerna, secondo certi fonti il creatore di Panoramaheim, decise invece di restare, e fu fra i pochi. Nel 1944 gli era comunque già stata tolta la cittadinanza elvetica, e nel 1947 venne condannato in contumacia dalla Giustizia elvetica a 17 anni di prigione. Morì nel 2005 a Monaco in Baviera, dando ancora negli ultimi mesi di vita interviste, e rimanendo convinto nazista.
Per saperne di più:
Tesi Master di Sarah Weber sui volontari elvetici nelle Waffen-SS