L’attuale conflitto in Ucraina tocca anche direttamente il contributo artistico fornito da famiglie ticinesi in questa nazione. Una storia affascinante che risale al 1500, della quale desideriamo riportare alcuni elementi essenziali inerenti alla città di Leopoli (Lviv).
È importante innanzitutto avere una breve idea della storia polacca. La Polonia fu designata come repubblica nel 1358. Tuttavia, il governo repubblicano si affermò solo verso la metà del XV secolo e, con un parlamento (Sejm) stabile a tre camere, non fu pienamente sviluppato fino alla fine del XV secolo. Con la costituzione adottata nel 1505, il parlamento (Sejm) proibì al re di emanare nuove leggi. L’unione tra Polonia e Lituania fu trasformata in un’unione reale a Lublino nel 1569 e i due paesi formarono il primo stato moderno in Europa, con un sistema di repubblica nobile e una separazione dei poteri. Nel 1578 fu istituita una Corte Suprema per la Polonia-Lituania, il Tribunale della Corona a Lublino, indipendente dal re e dal Sejm. Il periodo fino alla metà del XVII secolo è considerato l’età dell’oro della nobile repubblica. Le città anseatiche del Nord – Danzica, Stettino, Riga – prosperarono, diventando ricchi centri del commercio. L’economia fiorì grazie alle vaste aree agricole, da cui si esportavano grano, bestiame e legname, e alla presenza di un’ampia classe di mercanti e artigiani. I grandi proprietari terrieri, i nobili della corte e la colta borghesia erano aperti alla ricerca scientifica ed appassionati dell’arte del Rinascimento italiano. In seguito, la Polonia-Lituania fu coinvolta in numerose guerre, compresa la battaglia di Kahlenberg – conosciuta come Battaglia di Vienna – durante la Grande Guerra Turca.
Leopoli era gia all’ora una potente e popolosa città nel territorio sud-orientale dell’antica Repubblica polacca. Fin dal medioevo, fu uno dei maggiori centri europei per lo scambio di merci fra l’Europa Orientale e Occidentale. Leopoli, era una città in cui il mercante turco, persiano, e armeno, poteva incontrare senza ostacoli, sotto la protezione della potente città, il mercante olandese, della slesiana Wrodaw, della lontana Parigi ed ancora il mercante italiano.
Il prospero periodo intorno al 1500 creò un continuo fabbisogno di muratori specialisti. Il pericolo d’invasione tartaro richiedeva anche fortificazioni e costruzioni in muratura. La prima presenza ticinese a Leopoli è registrata verso il 1520 quando uno specialista in fortificazioni originario di Lugano, dal cognome non stabilito, giunse in città. La regia città di Leopoli, grazie alla sua ideale posizione nel commercio del grano, divenne in brevissimo tempo – già entro il 1530 – uno dei principali centri di artisti giunti dal Ticino, che volentieri s’insediavano a Leopoli e nei suoi dintorni, compravano casamenti e si arricchivano.
Il bisogno di costruzioni in muratura era anche dato dal fatto che la città vecchia di Leopoli – largamente costruita in legno – era stata quasi interamente distrutta da una serie d’incendi intorno al 1500.
Dal 1540 a Leopoli lavora un certo Pietro Castelli, conosciuto come “Petrus Murator Italus de Luugon” e chiamato anche “Murator Regius”. Di lui si sa che proveniva dal Ticino, probabilmente da Lugano. Lavorò come capo progetto alla realizzazione della chiesa greco-scismatica dell’Assunzione della SS. Vergine, il principale tempio ortodosso della città. Eresse inoltre una moltitudine di edifici a Leopoli, che però sono andati distrutti.
Dal 1561 a Leopoli lavorava Gabriele Quadro, fratello del più noto artista Giovan Battista Quadro. Una famiglia probabilmente originaria di Lugano o appunto di Cadro, la quale da decenni lavorava intensamente in Polonia. Nel 1522 Giovan Battista Quadro era stato nominato architetto urbano della città di Poznań. Vi fu ancora un altro Quadro attivo a Leopoli, certo Francesco “Franciscus de Quadri Lugano Italus Murator” che fondò nella anche la prima corporazione di scalpellini della città.
Trovandosi al centro di un prospero commercio, Leopoli attrasse ulteriori artisti ticinesi. Sempre intorno al 1560 arrivò un certo Angiolo di Brusino-Arsizio, che da decenni lavorava con il fratello Galeazzo in Polonia. L’Angiolo lavorò anche molto a Przemysl, attuale Polonia, oggi principale centro di raccolta di rifugiati ucraini. Sempre nello stesso periodo un altro artista ticinese-grigionese giunse a Leopoli «Petrus Crassowski Italus Murator Szwanczar» ovvero Pietro di Krassovo muratore italo-svizzero. Molto attivo a Leopoli, fu lui a realizzare la pregiata costruzione in Piazza del Mercato 5 chiamata «Lukaszewiczowski».
L’immigrazione di artisti ticinesi e grigionesi a Leopoli è tanto consistente quanto difficile da accertare con precisione. Resta il fatto che Leopoli presenta una moltitudine di edifici del rinascimento italiano, quindi probabilmente concepiti anche da artisti della regione insubrica.
Per farsi un’idea della numerosa immigrazione insubrica a
Leopoli nella seconda metà del Cinquecento e all’inizio del Seicento, si può fare riferimento anche ai seguenti nominativi: «Jacobus Italus Murator de Regazzollis a Civitate Clauina,) (Claino sul lago di Como?) detto anche Rigaso che conseguì l’indigenato nel 1575. «Joannes Petri Francischini, Italus de Clemona (Chiamut?); «Martinus de Muralto, Murator Italusn (1580, cognome o origine dai sobborghi di Locarno?); “Petrus Cannago Italus Murator de Luganon (1585)”; «Martinus Murator Italus, dictus Sztuczny» (1589).
Questa presenza ticinese non si limitò solo a Leopoli (Lviv) ma continuò ad Est, sicuramente a Kviv (Kiev) e probabilmente ben oltre, nell’attuale Ucraina orientale.
Fonti:
- Karpowicz, M.: Artisti Ticinesi in Polonia nel ‘500,, Ed. Cantone del Ticino, Bellinzona 1987
- Karpowicz, M.: Artisti Ticinesi in Polonia nel ‘600,, Ed. Cantone del Ticino, Bellinzona 1983
- Karpowicz, M.: Artisti Ticinesi in Polonia nella prima metà del ‘600., Ed. Arte & Storia, Ticino Management, Lugano 2002
- Karpowicz, M.: Artisti Ticinesi in Polonia nella prima metà del ‘700, Ed. Cantone del Ticino, Bellinzona 1999