Con molto piacere annunciamo l’apertura della mostra “Tesori dell’archivio del Patriziato di Ascona” ideata dai nostri colleghi Michela Zucconi-Poncini (curatrice dell’Archivio Patriziale di Ascona) e Marino Viganò. La mostra si tiene ad Ascona, presso la bellissima casa patriziale Vacchini, proprio di fronte alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dal 14 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023.

Un evento espositivo articolato attorno alla scelta puntuale di una ventina di documenti cartacei, fotografie e immagini d’epoca, che intende essere un’occasione di riflessione e di approfondimento sul ruolo degli archivi storici, tra conservazione dei documenti mirata alla salvaguardia della nostra memoria storica e valorizzazione della loro intatta utilità nel presente. Tema principale della mostra è anche la figura di Pietro Morettini, del quale avevamo già scritto in passato su Insubrica Historica i seguenti contributi: NOTE SULLA PRESENTAZIONE DI MARINO VIGANÒ A PROPOSITO DI PIETRO MORETTINI, RONCO S. ASCONA 10.10.2019, NAMUR, PISONI E MORETTINI: IL FASCINO DELLA STORIA INSUBRICA.
Pietro Morettini nasce nel 1660 a Cerentino, in valle Rovana. Verso il 1677 il padre lo porta a Besançon, nella Franca Contea spagnola appena annessa dalla Francia, a praticare l’arte di mastro da muro nelle opere di difesa della città. Sébastien Le Prestre de Vauban, da poco commissario generale alle fortificazioni di Luigi XIV di Borbone, lo destina poi alla fabbrica della piazzaforte di Landau (1688-91), e all’assedio e al potenziamento di Namur (1692-95). Passato al servizio dei Paesi Bassi indipendenti sotto Guglielmo III d’Orange, esegue le imponenti opere progettate da Menno van Coehoorn per le piazzeforti di Namur, Bergen op Zoom, Nimega, Grave e Steenbergen (1696-1702), tornando in patria, a Locarno, il 16 febbraio 1703.

Qui si occupa della costruzione di una dimora, palazzo Morettini (1703-7), dei ripari nel delta del fiume Maggia a Losone e Solduno (1705), della foratura della buca d’Uri ad Andermatt, sul San Gottardo (1707-8), del progetto del tratto carrareccio tra il Vallese e la val Maggia, della via fluviale e lacuale Rotterdam-Locarno-Venezia (1710), nonché delle fortificazioni delle roccheforti svizzere cattoliche di Sursee, Friborgo, Soletta, Rapperswil, Lucerna, Willisau, Baden, Mellingen, Bremgarten (1708-14).
Questa mostra porta alla luce non la regolazione delle acque fra Maggia e Melezza 1703-1711 fatte da Pietro Morettini, ma anche pregevoli documenti custoditi presso gli archivi Patriziali di Ascona, Losone e Locarno.
La mostra è aperta tutti i sabati dalle 14:00 alle 17:00 e la domenica dalle 10:30 alle 12:30. Visite guidate in italiano, tedesco, francese e inglese sono disponibili per privati, gruppi e scolaresche previa prenotazione con almeno due settimane (14 giorni) di anticipo con un’e-mail a verbanus.atv@gmail.com. Numero minimo di persone per una visita guidata: quattro persone. Numero massimo: dieci persone. Le visite prevedono un numero minimo di 4 partecipanti (massimo 10).