Insubrica Historica dedica questo contributo a una delle più importanti personalità nel campo dell’informatica europea: il tedesco Wilfried de Beauclair, nato ad Ascona.

De Beauclair nasce nella primavera del 1912. È il secondo figlio della coppia di pittori Alexander Wilhelm de Beauclair e Friederike de Beauclair, nata Krüger. Cresce con suo fratello Gotthard nella colonia di artisti del Monte Verità.

Il padre Alexander (Alessandro, conosciuto anche come Sandro) aveva studiato all’accademia di Monaco e Berlino, trascorrendo poi diversi anni a Firenze. Aveva avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo economico di Ascona, dato che per diversi anni era stato segretario e procuratore della colonia vegetariana sul Monte Verità, fido collaboratore del signor Odenkoven. A partire dagli anni Trenta, era stato impiegato per lungo tempo presso l’Agenzia Fiduciaria Immobiliare di Ascona. Alessandro de Beauclair muore ad Ascona il 31.10.1962 all’età di 85 anni.

Nel 1920, la madre di Wilfried de Beauclair si trasferisce a Darmstadt, da dove proveniva la famiglia. Wilfried frequenta la scuola a Darmstadt dal 1921 al 1930. Nel 1930, inizia a studiare ingegneria meccanica generale presso la Technische Hochschule di Darmstadt.
Dopo la laurea, viene assunto prima come assistente di ricerca e poi come assistente presso l’Istituto di Matematica Pratica (IPM) diretto da Alwin Walther. Lì partecipa alla costruzione di un calcolatore automatico con programmazione a nastro perforato che, come l’intero IPM, verrà poi distrutto durante un bombardamento alleato a Darmstadt durante la Seconda Guerra Mondiale.
Wilfried lavora allo sviluppo di dispositivi per l’analisi di Fourier. A partire dal 1939, insieme a Hans Joachim Dreyer (erano entrambi impiegati presso l’azienda OTT di Kempten in Baviera), sviluppa un nuovo tipo di integratore elettromeccanico per ruote da taglio per la risoluzione di equazioni differenziali, il DGM-IPM-Ott, i cui assemblaggi fanno oggi parte della collezione del Deutsches Museum di Monaco.

Nel 1942 Wilfried de Beauclair incontra Konrad Zuse a Berlino, il quale gli mostra la calcolatrice Z3. In qualità di capo dell’officina di meccanica di precisione dell’IPM, de Beauclair sostiene successivamente Zuse nel suo lavoro sullo Z4: tra le altre cose, l’IPM fornisce dispositivi di punzonatura per il nastro perforato che servono a controllare la sequenza del programma e a memorizzare i risultati intermedi. Zuse e de Beauclair diventano amici. Nel gennaio del 1945, de Beauclair, dopo esser stato assistente, consegue il dottorato in ingegneria presso la TU di Darmstadt sotto la guida del famoso matematico Alwin Walther, con una tesi sulla sintesi di Fourier multidimensionale.

Nell’aprile del 1945, mentre si reca in Baviera per visitare la famiglia, de Beauclair viene internato senza un motivo specifico (come successe per esempio Ferdinand Porsche) dall’esercito francese. Nel dicembre 1945, gli viene riconosciuto lo status di civile e viene rilasciato. Tuttavia, si ammala gravemente di tubercolosi alle ossa, non può più lavorare e viene ricoverato in ospedale, dove rimane dal 1946 al 1950. Nel 1949, la sua tesi di dottorato viene pubblicata.
Dopo essere uscito dall’ospedale militare, alla fine del 1950 la famiglia si trasferisce a Stoccarda. Inizialmente de Beauclair lavora nel settore vendite dell’azienda PHYWE di Gottinga, poi nel 1955 viene assunto come ingegnere di sviluppo e responsabile di laboratorio presso la ditta Standard Elektrik Lorenz SEL di Stoccarda, dove già lavorava il Dr.-Ing. Dreyer. Lì partecipa allo sviluppo del computer elettronico ER 56 e delle relative periferiche. Dopo lo scioglimento del SEL Informatik-Werk nel 1960, passa alla Deutsche Bundespost, dove lavora presso il Posttechnisches Zentralamt di Darmstadt come capo reparto per l’informatizzazione dei servizi di assegni postali e casse di risparmio. In particolare, è responsabile della programmazione dei sistemi EDP.

Guida il progetto di microfilmatura dei documenti nel corso della lettura automatica dei documenti. La microfilmatura aveva lo scopo di garantire che le ricevute potessero essere recuperate e quindi rimanere legalmente valide anche dopo essere state elaborate nel sistema EDP. Inoltre, all’inizio degli anni Sessanta, le banche hanno cercato di risparmiare spazio in magazzino. La microfilmatura rappresentava un progetto chiave per il successo dell’automazione bancaria.

Nel 1977 va in pensione come Direttore delle Poste Tedesche all’età di 65 anni. Muore a Ulm il 22.04.2020 alla venerabile età di 108 anni per le conseguenze di una grave caduta.