Francesco Meschini (4.8.1762-3.12.1840) è stato un architetto e ingegnere svizzero nato a Piazzogna (Gambarogno), in Ticino. Meschini del quale Insubrica Historica aveva già scritto nel 2018, era una persona di assoluto talento che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della rete viaria del Ticino. I suoi lavori – in Ticino e oltralpe – rimangono tutt’oggi una testimonianza della sua abilità ingegneristica.

Meschini studiò innazitutto architettura all’Accademia di Brera a Milano. Ebbe in seguito la possibilità di lavorare in Italia durante la fase dell’occupazione francese della penisola. Meschini costrui diversi ponti per le truppe francesi e pure il palazzo dell’accademia militare di Mantova.

Già in giovane età ritorna in Ticino e lavora essenzialmente nel Locarnese. Nel Ticino trasformò secondo i canoni del neoclassicismo la parrocchiale di San Nazzaro (1790) e progettò più tardi l’impianto di quella di Gordola (1829 ca.).

A partire dal 1801 ritorna stabilmente in Ticino. A quel tempo il Canton Ticino, era diviso in due Cantoni, quello di Bellinzona comprendente la Leventina e val di Blenio, e appunto quello di Lugano, che comprendeva il Luganese, la Val Maggia e il Locarnese. Fu membro della Camera amministrativa del cant. di Lugano e ispettore di ponti e strade dei cant. di Lugano e Bellinzona; in questa funzione elaborò un piano di ristrutturazione delle strade ticinesi che servì da base per la realizzazione della rete di strade carreggiabili.

Esemplare dell’operato di Meschini è il suo rapporto sullo stato delle strade cantonali in Ticino durante il 1801. La traduzione in Italiano è la seguente:

“Rapporto dell’Ispettore dei Ponti e delle Strade dei due Cantoni italiani, sullo stato delle strade del Cantone di Bellinzona.
A seguito delle osservazioni fatte durante il mio primo giro delle strade affidate alla mia ispezione, ho ritenuto opportuno, prima di ordinare i lavori necessari per migliorarle, fornire a voi, Cittadini Amministratori, una descrizione dettagliata, esponendo allo stesso tempo le mie idee sul loro rispettivo miglioramento. Queste strade in generale sono così mal costruite, così spesso soggette all’acqua piovana e alle sorgenti che scorrono lungo di esse, così esposte alle inondazioni di fiumi, torrenti e ruscelli, così viziose a causa delle loro deviazioni superflue e delle scelte capricciose, così inutilmente piene di ponti, che sarebbe un grande errore volerle riparare lasciandole nella loro direzione attuale; questi costi di riparazione in molti punti supererebbero quelli di una nuova costruzione. Sarebbe quindi necessario cambiare la direzione dei luoghi soggetti a inondazioni e ad altri inconvenienti causati dall’acqua, raddrizzare le curve storte, rendere la superficie più uniforme e dare loro un certo aspetto, che ne caratterizzerebbe l’importanza e promuoverebbe il commercio, la principale risorsa di questa Repubblica.
Tuttavia, poiché vi sono numerosi tratti di strada che, sebbene attualmente quasi impraticabili, hanno un grande bisogno di essere riparati senza indugio, indicherò a turno le operazioni che ritengo indispensabili.
Nel frattempo, si spera che il nostro Governo prenda in considerazione lo stato deplorevole delle nostre vie commerciali, confrontandole con l’importanza che rivestono in tutta l’Elvezia, e che di conseguenza riconosca la necessità di una riparazione completa, nonché l’impossibilità di realizzarla da parte dei soli Comuni. La loro povertà, le cattive abitudini e il disinteresse quasi generale per le strade continueranno a rappresentare un ostacolo insormontabile al loro miglioramento, a meno che il Governo non se ne faccia carico“.

Rapporto di Meschini del 1801 sulle strade cantonali. Fonte: http://www.strassenenquete.ch/kanton-bellinzona.

In maniera molto succinta Meschini nota: 1. che vi è un grande problema con la mancante legge di espropriazione dei terreni. Aspetto che verrà subito modificato con la legge di espropriazione del 1804; 2. l’importanza del traffico Nord-Sud; e 3. che i comuni (e circondari) non erano all’altezza di gestire le strade, per ogni comune si pagava un pedaggio-mezzana e non vi era nessuna coordinazione delle rete viaria. Di conseguenza durante il governo dei Landamani (1815-1830) le strade allora “comunali” diventarono strade cantonali, gestite appunto dal Cantone, e finanziate con delle tasse.

Meschini acquisi rapidamente un’eccellente reputazione come ingegnere cantonale. Fù soprattutto grazie a Meschini che le principali opere viarie degli anni seguenti, realizzate principalmente durante il governo dei Landamani furono realizzate. Fu grazie al suo operato che l’asse viario Nord-Sud attraversante il Canton Ticino venne realizzato.

Immagine del porto di Locarno alla fine del 1800. Fonte: Insubrica Historica

Progettò e diresse i principali lavori stradali cantonali, soprattutto nel Sopraceneri, tra cui la strada di Leventina tra Biasca e Airolo (1813-21) e la strada del San Gottardo chiamata Tremola (1827-30), ma anche il ponte sulla Maggia presso Ascona (1818) e il naviglio di Locarno (1828). Meschini progettò anche la parte del Canton Basilea della Passstrasse Untere Hauensteinstrasse durante il 1827-1829. Il collegamento tra Fricktal e il Mittelland.

Particolare della strada Tremola che porta all’Ospizio del San Gottardo. La strada venne ampliamente rimodernata nel 1930.

La geometria del tracciato della Tremola (più un susseguirsi di tornanti che non propriamente di curve) consentiva il superamento con pendenze meno accentuate di quelle del terreno “naturale”. Grazie a questo tracciato lastricato (come facevano i Romani) viene garantita una certa planeità che permette di sviluppare velocità maggiori di un percorso sterrato. Per la Tremola vi à da considerare anche la maggiore resistenza del lastricato alle intemperie, soprattutto alla pioggia e alluvioni.

Meschini è conosciuto dalle nostre parti soprattutto per il suo lavoro sul Ponte della Maggia, un ponte sospeso costruito nel 1818. Il ponte è uno dei primi ponti sospesi in Svizzera ed è considerato un capolavoro di ingegneria. Purtroppo un alluvione distrusse il ponte, il quale venne ricostruito più volte. Dell’originale ponte di Meschini non rimane molto.

Particolare della tomba della famiglia Meschini a San Nazzaro (Gambarogno). Il Francesco Meschini (in altro a sx, è il nipote di Francesco Meschini). Fonte: Insubrica Historica 2023

Meschini fu anche molto attivo politicamente: deputato al Gran Consiglio ticinese (1813-30), Consigliere di Stato (1815-27) e infine Landamano reggente (1825). La sua contemporanea attività di direttore di lavori pubblici e uomo di Stato fu oggetto però di contestazioni, le quali erano rivolte soprattutto al governo dei Landamani di Giovan Battista Quadri. Morì a Piazzogna nel 1840.

Tomba della famiglia Meschini a San Nazzaro (Gambarogno). Fonte: Insubrica Historica 2023