Grande successo sabato 1 giugno 2024 per la presentazione del lavoro “Un paltò fuori stagione” nell’ambito della settima edizione de “Le stanze delle meraviglie – Wunderkammer”, tenutasi a Villa Giulia a Verbania.

Locandina della presentazione del lavoro di Carlo Bava “Un paltò fuori stagione” presso Villa Giulia a Pallanza.

L’evento, che ha visto la partecipazione di circa 60 persone, ha avuto luogo in una sala gremita per 70 minuti. Dopo una breve introduzione di Marisa Cortese, il protagonista della serata è stato Graziano Giacometti, doppiatore di fama nazionale, che ha dato voce ai testi del libro con la sua inconfondibile interpretazione.

Momento della serata, con la lettura di Graziano Giacometti. Da sx a dx: Carlo Bava (autore), Raphael Rues (storico), Antonella Durazzo (moderazione) e Daniela Fornaciarini (editor del lavoro).

Durante la lettura, si è aperta una discussione con l’autore Carlo Bava, l’editor Daniela Fornaciarini e Raphael Rues, editore di Insubrica Historica, che ha curato la pubblicazione del libro ma anche la ricerca storica. Il dibattito, moderato da Antonella Durazzo, ha toccato diversi temi, dalla genesi dell’opera alle sue suggestioni letterarie, fino all’importanza di valorizzare la memoria su quanto successo nel periodo 1943-1945.

Raphael Rues (sx) con Anna Rues (dx) CFO Chief Financial Officer di Insubrica Historica, visibilmente contenta del successo della serata.

Il pubblico ha partecipato con grande interesse. L’atmosfera era quella di un vero e proprio salotto letterario, dove la passione per la lettura e la cultura si mescolava al piacere della convivialità.

“Un paltò fuori stagione” è un racconto storico che ha saputo conquistare il pubblico con la sua trama avvincente e i suoi personaggi ben delineati. La presentazione a “Le stanze delle meraviglie” è stata un’occasione preziosa per approfondire l’opera e per apprezzare il talento del poliedrico autore Carlo Bava.

Un evento – terminato con una poesia del filosofo francese Albert Camus letta da Daniela Fornaciarini – che ha dimostrato ancora una volta la vitalità della cultura insubrica e la sua capacità di attrarre e coinvolgere un pubblico di tutte le età.