Domenica 28.7.2024: Bellissima commemorazione ai Bagni di Craveggia: un omaggio ai caduti Cohen e Marescotti

Domenica  28 luglio si è tenuta una toccante cerimonia in ricordo dei fatti del 18 ottobre 1944. Circa 150 persone si sono radunate ai Bagni di Craveggia/Spruga, sul posto di confine, per onorare i partigiani caduti durante lo scontro con le forze fasciste il 18 ottobre 1944.

Gagliardetto della Zona Lbera Ossola. Crediti fotografia: David Zehnder https://davidzehnder.net/

La giornata è stata un’occasione per riflettere su un episodio cruciale della Resistenza ossolana e per trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quegli eventi. La moderazione della commemorazione è stata assicurata da Vasco Gamboni (Amici di Comologno) e Gianfranco Fradelizio (Direttore Casa della Resistenza, Verbania-Fondotoce) per la parte musicale. Sono intervenuti:

  • Cassandra Femminis, ANPI Domodossola
  • Monica Balassi, Sindaca Villette (Valle Vigezzo)
  • Tiziano Ferraris, Sindaco Toceno (Valle Vigezzo)
  • Franco Chiodi, Presidente ANPI Provinciale VCO
  • Andri Kunz, Sindaco del Comune di Onsernone
  • Col. SMG Nicola Guerini, Associazione Granatieri Ticinesi
  • Col. Claudio Knecht, Circolo Ufficiali Locarno
  • Raphael Rues, Insubrica Historica
  • Mattia Dellagana, Curatore del Museo Onsernone

Gli interlocutori hanno offerto un’analisi storica approfondita del contesto in cui si svolse lo scontro, mentre il colonello SMG Guerini ha portato il saluto delle istituzioni militari e indrotto il  momento più emozionante della commemorazione. L’intervento del centenario soldato granatiere Armando Ghisalberti. Con la sua testimonianza diretta, il reduce di 101 anni ha rievocato le drammatiche ore del 18 e 19 ottobre 1944, quando due partigiani vennero feriti mortalmente in territorio elvetico dal fuoco nazi-fascista. La sua voce, carica di commozione, ha riportato i presenti indietro nel tempo, facendoci rivivere l’orrore della guerra e l’eroismo di coloro che combatterono per la libertà.

Da sinistra a destra: Franco Chiodi, Tiziano Ferraris, Monica Balassi, Claudio Knecht, Gianfranco Fradelizio, Armando Ghisalberti (classe 1923), Nicola Guerini, Vasco Gamboni, Mattia Dellagana, Cassandra Femminis, Andri Kunz, Raphael con la figlia Anna Rues. Crediti fotografia: David Zehnder https://davidzehnder.net/

La presenza di Ghisalberti è stata un dono inestimabile, un ponte tra il passato e il presente. La sua testimonianza ci ricorda che la storia non è un fatto astratto, ma un insieme di vicende umane, di vite che si intrecciano e si segnano a vicenda.

Dettaglio della targa commemorativa inaugurata il 28 luglio 2024. Crediti fotografia: David Zehnder https://davidzehnder.net/

La cerimonia ai Bagni di Craveggia si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro in memoria dei caduti e con un lungo applauso che ha commosso tutti i presenti. Il folto gruppo si è poi spostato al Palazign di Comologno per una buonissima polenta! [Grazie tanto Vasco per l’organizzazione!]

La cucina del Palazign di Comologno. Crediti fotografia: David Zehnder https://davidzehnder.net/

La commemorazione dell’80esimo dei fatti dei Bagni di Craveggia è stata un momento di forte impatto emotivo e civile. Un invito a non dimenticare il passato, a tramandare alle nuove generazioni i valori della Resistenza, Neutralità e Umanità. In sostanza un appello a costruire un futuro fondato sulla pace e sulla giustizia.

Intervista ReteDue Raphael Rues Venerdi 27.7.2024
La Repubblica dell’Ossola – RSI Radiotelevisione svizzera

Grande successo per la commemorazione del 14.6.2024/11.00 a Brissago Vecchio Porto

Grande successo per la commemorazione a Brissago: alle 11.00 di venerdi 14.6.2024 si è svolta la cerimonia di posa delle quattro pietre d’inciampo dedicate alla famiglia ebrea Gruenberger, respinta in parte a Brissago il 17.12.1944 e poi deportata e sterminata nel campo di sterminio di Auschwitz. Un momento toccante che ha visto la partecipazione di circa 60 persone, tra cui diverse autorità civili e organizzazioni.

Le pietre d’inciampo, piccole mattonelle di ottone con incisi i nomi e le date di nascita e decesso delle vittime, sono state posizionate presso il vecchio porto di Brissago, da dove la famiglia Gruenberger passò per poi essere definitivamente respinta dal valico di Dirinella.

Trascrizione degli interventi del 14.6.2024
Professore Jakob Tanner
Patrizia CDEC Milano
Liliane Isaak Dreyfus FSCI
Pietro Majno-Hurst Gruppo per la Memoria Brissago

Alla cerimonia è stato anche distribuito il libro “Respinti“, che racconta la tragica storia della famiglia Gruenberger. Il libro, scritto da Raphael Rues, è stato molto apprezzato dai presenti, che hanno potuto approfondire la vicenda legata a questa famiglia.

Un particolare successo ha riscosso anche l’inaugurazione della targa a ricordo del contributo offerto dalla popolazione di Brissago nell’aiuto ai partigiani, soldati, profughi e rifugiati ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel periodo 1943-1945. La targa, verrà prossimamente posizionata presso Casa Baccalà, è un segno tangibile della memoria e dell’impegno del Comune di Brissago nel contrastare ogni forma di intolleranza e discriminazione.

La commemorazione di Brissago è stata un importante momento di riflessione e ricordo, un monito a non dimenticare le vittime dell’Olocausto e a contrastare l’odio e l’antisemitismo in tutte le sue forme. Un esempio di memoria attiva e di impegno civile che rende onore alla comunità di Brissago.

Servizi Televisione e Rassegna Stampa

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Evento posa delle pietre d’inciampo
e inaugurazione della targa a Brissago

Venerdì 14 giugno 2024, 11.00
Brissago presso l’Imbarcadero

Orario Evento Persona
11.00 Inizio dell’evento – posa delle pietre
Benvenuto dal Gruppo per la memoria
Benvenuto dalla moderatrice
Pietro Majno
Sharon Bernardi
Primi interventi:
– Associazione Stolpersteine Svizzera
– Consiglio di Stato TI
– Il dramma della famiglia Gruenberger
– Schw. Israelitischer Gemeindebund SIG
Prof. em. Jakob Tanner
Marina Carobbio
Raphael Rues
Liliane Isaak-Dreyfus
ca 11.30 Posa delle 4 pietre d’inciampo per la famiglia Gruenberger
Altri interventi:

– Centro Documentazione Ebraica CDEC
– Presidente Gran Consiglio TI
– Gruppo per la memoria 1943/45
– Famiglia Liliana Segre

 

Patrizia Baldi
Michele Guerra
Pietro Majno Hurst
Alberto Belli Paci

Presentazione della targa in memoria dei rifugiati e della solidarietà dei Brissaghesi
– La sindaca di Brissago
Veronica Marcacci Rossi
Ca 12.10 Ringraziamenti, ultime informazioni Sharon Bernardi
Pietro Majno
Ca 12.15 Aperitivo / Pizzette, …..  Lungolago
Ca. 13.30 Termine della cerimonia

 

La fuga e l’assassinio dei Gruenberger:
breve riassunto storico

La famiglia Gruenberger ha vissuto a Fiume (oggi Rijeka) dopo la Prima guerra mondiale. Adele Horitzki Gruenberger nacque 1890 in una famiglia ebraica a Fiume. Nel 1919 sposò Sigismondo Gruenberger (*1881), originario della Cecoslovacchia. Dopo il matrimonio sono nati i due figli Egone (*1920) ed Erico (*1924).

Nel 1940 Sigismondo Gruenberger venne arrestato in base all’applicazione delle leggi razziali fasciste del novembre 1938 e trasferito nel campo di concentramento di Notaresco in Abruzzo.

Dopo l’occupazione tedesca dell’Italia nell’estate del 1943 vi furono diversi rastrellamenti contro gli ebrei, in particolare da parte di reparti delle SS e dei fascisti italiani, con lo scopo del loro annientamento. Nell’ottobre 1943, Adele Horitzki Gruenberger, con la sorella Regina Horitzki, con i figli Erico ed Egone e la sua moglie Edith Szimkowics Gruenberger (*1921) si diedero alla fuga in direzione di Milano: obiettivo la Svizzera. Giunti nel capo luogo in
treno, si misero in contatto con chi li poteva aiutarli per oltrepassare il confine.

A metà dicembre arrivarono a Cannobio, sul Lago Maggiore, a circa 8 chilometri dal confine svizzero. Dopo una faticosa camminata, il 17 dicembre 1943, la famiglia varcò il confine svizzero e si presentò alle autorità federali, inoltrando formalmente la richiesta di asilo. Trascorsero la notte a Brissago, ma la mattina del 18 dicembre fu loro comunicato che dovevano tornare tutti in Italia, tranne Edith Szimkowics Gruenberger, al quinto mese di gravidanza. Adele, i figli Egone ed Erico e la sorella Regina furono portati in barca da
Brissago a Dirinella, sulla sponda opposta del lago, l’ultima località svizzera prima del confine con l’Italia. Da lì, fu intimato loro di raggiungere a piedi la stazione ferroviaria di Pino, sulla tratta ferroviaria in direzione di Luino. Prima che i Gruenberger vi arrivassero, furono arrestati da una pattuglia tedesca.

La famiglia fu trasferita nelle carceri di Varese, dove rimase imprigionata fino al 27 gennaio 1944. Seguirono tre giorni nel carcere di San Vittore a Milano. Da lì, il 30 gennaio 1944, con altre centinaia di ebrei, la famiglia Gruenberger venne portata alla Stazione Centrale di Milano, al famigerato binario  sotterraneo 21. Lì, stipati come bestie, 65 ebrei per vagone merci, partirono 30 gennaio 1944, direzione Auschwitz-Birkenau. Egone riuscì a fuggire il
giorno successivo saltando fuori dal treno in movimento attraverso una finestra nel vagone merci. Adele Horitzki, suo figlio Erico Gruenberger e sua sorella Regina Horitzki rimasero sul treno e giunti ad Auschwitz-Birkenau furono tutti uccisi, non si sa esattamente quando.

Pre-ordina oggi stesso la tua copia di “Respinti. Il dramma della famiglia ebrea Gruenberger in fuga (1943-1944)” e immergiti in questa drammatica quanto importante storia. La pubblicazione è anche disponibile su Amazon.it.

 

Membri del Gruppo per la memoria a Brissago 1943-‘45:
Monica Conti-Rossini, Madeleine Dreyfus, Carolina Marcacci-Rossi, Andreas Rieger (coordinatore), Flavio Gallotti, Alexander Grass, Guido Magnaguagno, Pietro Majno-Hurst, Thomas Niedermann, Raphael Rues, Beppe Savary – Borioli e Josef Steppacher.

 

Nel quadro della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2024 e delle commemorazioni degli eventi degli anni 1943-1945, un gruppo di cittadini, in collaborazione con il Comune di Brissago, intraprende una serie di iniziative per ricordare gli aspetti locali di quel periodo tragico, costellato però di episodi di solidarietà, giustizia e coraggio.

Il ricordo di quegli anni ci sembra particolarmente importante oggi, nelle crisi sociali, ambientali e nelle guerre che stanno portando sofferenze e morte tra decine di migliaia di esseri umani, civili e militari.

Una conferenza si terrà nella sala del consiglio comunale a Brissago il sabato 27 gennaio, con la partecipazione di eminenti storici di quel periodo (dettagli del programma).

In questa occasione verranno presentate le iniziative per la posa a Brissago

  • di quattro “Pietre di inciampo” in nome dei membri della famiglia Gruenberger che il 18.12.1943 fu respinta al confine (solo alla giovane sposa incinta fu permesso restare),
  • di una targa commemorativa per il contributo che la popolazione Brissaghese dette nel favorire l’accoglienza di migliaia di fuggiaschi, salvandoli dalle rappresaglie nazi-fasciste (dettagli nel testo allegato).

Punto dal quale la Famiglia Gruenberger attraverso la frontiera di Piaggio Valmara-Madonna di Ponte (Brissago) il 18.12.1943

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Verrà inoltre illustrato il calendario di altre manifestazioni correlate, in particolare le tappe del Percorso della Speranza (in collaborazione con Insubrica Historica e la Fondazione Monte Verità), che mette in relazione i luoghi e gli eventi di quegli anni sulla sponda occidentale del Verbano, e la commemorazione dell’episodio dei bagni di Caveggia del 18 ottobre 1944, al confine nella valle Onsernone, dove 256 Partigiani e civili furono accolti dopo essersi battuti contro i tedeschi e fascisti nelle fasi terminali della Repubblica Partigiana Ossola.

Per ulteriori informazioni preghiera di rivolgersi ai porta-parola del Gruppo memoria Brissago

Allegati:

I relatori della Giornata della Memoria Brissago 27.1.2024

Giornata della Memoria Sabato 27.1.2024

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File Audio degli interventi dei relatori alla Giornata della Memoria Sabato 27.1.2024

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