Sulle rive del Lago Maggiore nasce il “Percorso della Speranza”, progetto della Fondazione Monte Verità e Insubrica Historica che ripercorre le tracce di ebrei, disertori e partigiani rifugiatisi in Svizzera tra 1943-1945.
Questo itinerario di 18 tappe, disseminate tra Ascona, Brissago, Cannobio e Verbania, racconta attraverso targhe con QR code le storie di 20.000 persone che fuggirono dalle persecuzioni nazi-fasciste. Il sito www.percorsodellasperanza.org offre narrazioni dettagliate di figure come Lilly Volkart e Silvio Baccalà, ma ricorda anche tragedie come il respingimento della famiglia Gruenberger, sterminata ad Auschwitz.
Cinque domande a Raphael Rues, co-curatore del progetto:
D: Cosa rappresenta questo percorso oggi?
R: È un invito a riflettere sulla solidarietà tra popoli, un patrimonio inestimabile che risuona ancora nel presente.
D: Quali furono i momenti più critici?
R: Le due crisi umanitarie: settembre 1943 e ottobre 1944, quando la Svizzera accolse 20.000 fuggiaschi.
D: Come avete selezionato i luoghi?
R: Abbiamo scelto luoghi custodi di memoria viva, dove la storia può ancora parlare.
D: Il progetto continuerà a crescere?
R: Sì, è concepito per essere incrementato con nuove testimonianze e luoghi.”
Quale messaggio per il futuro?
D: Non dimenticare le sofferenze del passato per costruire un futuro più giusto e solidale.”


