Insubrica Historica | CH-6648 Minusio Ticino Switzerland | info@insubricahistorica.ch | +41(79)2926903

“Pochi Passi” di Carlo Bava: un trionfo internazionale per il cinema della memoria

Condividi

Il cortometraggio “Pochi Passi” di Carlo Bava sta conquistando il mondo dei festival cinematografici, collezionando un impressionante numero di riconoscimenti che testimoniano la forza narrativa e l’impatto emotivo di questa breve ma intensa opera cinematografica. La locandina del film, con la sua evocativa immagine di una bambola abbandonata su una valigia, è ora ornata da numerose palme dei festival, ognuna rappresentante un importante riconoscimento internazionale.

Un successo che attraversa i continenti

L’opera di Bava ha dimostrato una straordinaria capacità di parlare a pubblici diversi, ottenendo premi in festival di varia natura e provenienza geografica. Tra i riconoscimenti visibili nella locandina, spiccano il Berlin Shorts Award, il ANPI Rescaldina Inchiostro & Memoria, Ruviano Film Festival, il Rivistano Film Festival e il Tokyo Women Cinema Film Festival. Questa diversità geografica – dall’Europa all’Asia – sottolinea come la storia della famiglia Gruenberger, pur radicata in un contesto storico e geografico specifico, riesca a toccare corde universali.

Respinti. Il dramma della Famiglia Ebrea Gruenberger in fuga 1943-1944.

Edizione in italiano. Di Raphael Rues (Autore), Katia Rues (Curatrice).
CHF /EUR 10.00 Insubrica Historica, 2024.

Più Informazioni

Particolarmente significativo è il riconoscimento ottenuto al Berlin Shorts Award, considerando il peso simbolico che Berlino riveste nella memoria storica europea del periodo nazista. Il premio in questa città rappresenta non solo un riconoscimento artistico, ma anche un importante momento di riflessione sulla memoria collettiva europea.

L’universalità di una storia locale

Il successo di “Pochi Passi” nei festival internazionali dimostra come una storia profondamente radicata nel territorio insubrico possa acquisire una risonanza universale. La vicenda dei Gruenberger, respinti al confine svizzero di Brissago-Madonna di Ponte nel dicembre 1943, diventa emblematica di tutte le tragedie familiari causate dalle politiche di esclusione e persecuzione durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il riconoscimento a Carlo Bava da parte del Film Festival “Bracciano Indie Film Festival”

La presenza del film in festival dedicati al cinema femminile, come il Tokyo Women Cinema, evidenzia anche come la regia di Bava, centrata sul rapporto madre-figlia interpretato da Katia e Anna Rues, riesca a esplorare con sensibilità le dinamiche femminili all’interno di un dramma storico più ampio.

Dettaglio della ripresa del cortometraggio presso il vecchio porto di Brissago (Canton Ticino). Proprio davanti alle protagoniste vi sono le pietre d’inciampo per la famiglia Gruenberger.

Un riconoscimento al cinema della memoria

I numerosi premi ottenuti rappresentano anche un importante riconoscimento per il lavoro di ricerca storica e divulgazione portato avanti da Insubrica Historica in collaborazione con Gabaré. Il cortometraggio, basato sul libro di Raphael Rues “Respinti. La tragedia della famiglia Gruenberger“, dimostra come la collaborazione tra ricerca storica e linguaggio cinematografico possa produrre opere di grande impatto emotivo e valore culturale.

La 15edizione del CortoDino Film Festival premio il cortometraggio diretto da Carlo Bava.

L’apprezzamento internazionale conferma l’importanza di continuare a raccontare queste storie, non solo per preservare la memoria locale, ma per contribuire a una riflessione più ampia sui temi dell’accoglienza, del rifiuto e delle conseguenze umane delle politiche di esclusione.

Particolare della bambola d’epoca, usata nel cortometraggio, e trovata dalla costumista Maria Cristina Pasquali.

L’arte come veicolo di memoria

Il percorso festivaliero di “Pochi Passi” dimostra anche l’efficacia del mezzo cinematografico nel trasmettere memorie storiche difficili. I tre minuti del cortometraggio riescono a condensare un’intera tragedia familiare, utilizzando la potenza delle immagini e la forza interpretativa delle attrici per creare un’esperienza emotiva che rimane impressa negli spettatori.

La scelta di girare nelle location autentiche del Lago Maggiore e dell’Ossola, includendo le riprese presso le pietre d’inciampo dedicate alla famiglia Gruenberger, aggiunge un ulteriore livello di autenticità e rispetto alla narrazione, elementi che evidentemente sono stati apprezzati dalle giurie internazionali.

Particolare sulla mole di lavoro impiegata per raggiungere il traguardo finale.

Un futuro di nuove narrazioni

Il successo di “Pochi Passi” apre prospettive interessanti per future produzioni che sappiano coniugare ricerca storica locale e linguaggio cinematografico contemporaneo. I premi ottenuti non sono solo un riconoscimento al passato, ma anche un incoraggiamento a continuare su questa strada, esplorando altre storie dimenticate del territorio insubrico che meritano di essere raccontate e condivise con un pubblico internazionale.

Un ulteriore riconoscimento da parte del Film Festival Ruviano per Carlo Bava e il suo cortometraggio “Pochi Passi”.

La collaborazione tra Carlo Bava, il team di produzione Gabaré e Insubrica Historica ha dimostrato che è possibile creare opere cinematografiche di qualità che, pur partendo da microstorie locali, riescono a parlare a un pubblico globale, contribuendo così a mantenere viva la memoria di eventi che non devono essere dimenticati.

Pertinente all'articolo

Cerchi del contenuto?

Data Protection Notice

 Iscrivendomi a questa newsletter, ai sensi del Regolamento Europeo 679/2016 dichiaro di esprimere il CONSENSO al trattamento dei miei dati da parte dell’Associazione Insubrica Historica. 

Lascia la tua email per rimanere sempre aggiornato sulle attività di Insubrica Historica !