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Un Ponte tra Storia e Memoria: Il seminario sulla Shoah che valica i confini

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Il prossimo ottobre 2025, Milano ospiterà un evento di formazione straordinaria che promette di rivoluzionare l’approccio alla didattica della Shoah: il Settimo seminario residenziale nazionale per docenti e professionisti dell’istruzione “Learning from the Past – Acting for the Future”.
Dal 19 al 23 ottobre 2025, presso il Memoriale della Shoah di Milano, 30 docenti delle scuole secondarie di secondo grado avranno l’opportunità di partecipare a un’esperienza formativa unica, che combina rigore storico, innovazione didattica e un approccio transfrontaliero alla memoria.

Respinti. Il dramma della Famiglia Ebrea Gruenberger in fuga 1943-1944.

Edizione in italiano. Di Raphael Rues (Autore), Katia Rues (Curatrice).
CHF /EUR 10.00 Insubrica Historica, 2024.

Più Informazioni

Un Programma che supera i confini

L’iniziativa concepita da Patrizia Baldi (responsabile Progetti formativi e didattica), organizzata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) in collaborazione con TOLI – The Olga Lengyel Institute for Holocaust Studies and Human Rights, si distingue per il suo approccio multidisciplinare e per l’attenzione particolare alle dinamiche di confine che hanno caratterizzato il periodo 1943-1945.

Da sinistra: Alberto Marquardt (direttore della fotografia),  Giorgio Uberti (storico milanese, specialista del periodo 1943-1945 a Milano), Raphael Rues (Insubrica Historica), Jean-Christophe Klotz (giornalista, regista e realizzatore di documentari), Katia Rues (storica consulente e co-responsabile di Insubrica Historica) e Marc Soupa (ingegnere del suono). Foto presa presso il CDEC Milano durante la realizzazione di un prossimo documentario riguardante il criminale di guerra Walther Rauff, che verrà trasmesso nel corso del 2026 su ArteTV. Fonte: Insubrica Historica.

È in questo contesto che emerge il contributo fondamentale dell’associazione Insubrica Historica, che attraverso Raphael Rues arricchirà il programma con una prospettiva unica sulle vicende transfrontaliere. La giornata di mercoledì 22 ottobre 2025 verrà infatti tenuta direttamente sul confine di Arzo-Saltrio. Una giornata infatti dedicata all’esplorazione sul campo delle complesse dinamiche transfrontaliere che si svilupparono lungo il confine italo-svizzero durante gli anni più bui della persecuzione antiebraica, in particolare 1943-1945.

L’esperienza di Insubrica Historica: quando la storia locale illumina la Grande Storia

Raphael Rues, storico e pedagogo, porta al seminario un bagaglio di competenze maturato attraverso anni di ricerca sul territorio transfrontaliero della regione Insubrica. Le sue pubblicazioni, tra cui “Respinti” sulla famiglia Gruenberger e la recente “Confine di Sangue“, testimoniano un approccio alla storia che sa coniugare il rigore della ricerca archivistica con la capacità di narrare vicende umane che parlano al presente.

La specificità del contributo di Insubrica Historica risiede nella capacità di trasformare la micro-storia locale in una chiave di lettura universale. Le vicende transfrontaliere italo-svizzere tra il 1943 e il 1945 non sono solo episodi marginali della grande storia, ma rappresentano un laboratorio privilegiato per comprendere le dinamiche di esclusione e inclusione, di solidarietà e indifferenza, che caratterizzarono quegli anni terribili.

Una didattica che guarda al futuro

L’approccio didattico proposto da Rues si basa su una metodologia partecipativa che coinvolge attivamente i docenti nella costruzione di percorsi educativi innovativi. Non si tratta solo di trasmettere conoscenze storiche, ma di fornire strumenti per affrontare le sfide del presente: il contrasto al discorso d’odio, la promozione della coesione sociale, l’educazione ai valori democratici.

Esempio di workshop realizzato per una classe di terza media a Locarno. In alto a destra l’autore Carlo Bava impegnato nell’attività didattica. Al centro dell’immagine Anna Rues ospite della classe e pietra miliare di Insubrica Historica.

Il workshop del 22 ottobre si articolerà in momenti di approfondimento storico alternati a laboratori pratici, dove i partecipanti potranno sperimentare tecniche di animazione e strategie didattiche immediatamente applicabili nel contesto scolastico. L’esperienza maturata da Insubrica Historica nell’organizzazione di percorsi educativi transfrontalieri sarà messa a disposizione dei docenti per sviluppare progetti che valorizzino la dimensione locale della memoria storica.

Il Confine come metafora e realtà storica

La scelta di dedicare una giornata specifica alle vicende di confine non è casuale. Il confine italo-svizzero durante la Seconda Guerra Mondiale fu teatro di drammi umani che ancora oggi interrogano la nostra coscienza civile. Fu luogo di speranza per chi cercava salvezza e di disperazione per chi veniva respinto (vedasi Liliana Segre proprio respinta ad Arzo e deportato ad Auschwitz). Fu spazio di coraggio per chi aiutava i perseguitati e di indifferenza per chi voltava lo sguardo altrove.

Particolare del confine di Saltrio-Arzo dal quale il mercoledì 8 dicembre 1943 Liliana Segre con il padre e due anziani zii venne respinta. Il passaggio di Segre avviene in prossimità dell’odierna cava, al centro dell’immagine. Fonte: Insubrica Historica.

Attraverso l’analisi di casi specifici, documenti d’archivio e testimonianze, Rues guiderà i partecipanti in un percorso che permetterà di comprendere come le grandi tragedie della storia si manifestino nella concretezza delle vite individuali. La famiglia Gruenberger, protagonista di una delle ricerche di Insubrica Historica, diventa così emblema di migliaia di storie simili, ciascuna unica nella sua drammaticità.

Un ponte tra passato e presente

L’originalità dell’approccio di Insubrica Historica sta anche nella capacità di collegare le vicende storiche con le questioni contemporanee. Il confine di ieri parla ai confini di oggi, le politiche di respingimento del passato interrogano le nostre politiche migratorie attuali, la solidarietà di allora ispira l’impegno civile del presente.

Questo approccio si inserisce perfettamente negli obiettivi del seminario, che mira non solo a formare docenti competenti sulla storia della Shoah, ma educatori capaci di utilizzare la conoscenza del passato per costruire una società più giusta e inclusiva.

Verso una pedagogia della memoria attiva

Il contributo di Insubrica Historica al seminario rappresenta un tassello fondamentale in un progetto formativo più ampio che vede la collaborazione di numerosi esperti e istituzioni. La sinergia tra la Fondazione CDEC, TOLI, il Memoriale della Shoah di Milano, il Liceo Classico “Giosuè Carducci” e Controvento Trekking di Antea Franceschin testimonia la volontà di creare un’esperienza formativa completa e multisfaccettata.

Antea Franceschin di Controvento Trekking a Raphael Rues di Insubrica Historica impegnati nel “Trekking del Contrabbandiere”. Un eccellente esempio di didattica storica attiva. Fonte: Insubrica Historica

I docenti che parteciperanno al seminario avranno inoltre accesso agli IMPACT-GRANT messi a disposizione da TOLI per sviluppare progetti scolastici sui temi affrontati durante il corso. Questo aspetto sottolinea come la formazione non si esaurisca nei cinque giorni del seminario, ma sia pensata per generare un impatto duraturo nelle scuole e nelle comunità educative.

Conclusioni: un Invito all’impegno

Il seminario “Learning from the Past – Acting for the Future” si configura come un’opportunità straordinaria per i docenti italiani di approfondire la conoscenza della Shoah attraverso una prospettiva innovativa e transdisciplinare. Il contributo di Insubrica Historica, con la sua expertise sulle vicende di confine e la sua esperienza nella didattica partecipativa, arricchisce significativamente il programma, offrendo strumenti concreti per trasformare la memoria in azione educativa.

Memoriale della Shoah Binario 21 Milano. Da notare sulla destra la presenza dell’Esercito Italiano nell’ambito del programma “Strade Sicure”. L’Operazione “Strade Sicure”, istituita nel 2008, prevede l’impiego di militari per supportare le Forze dell’Ordine nella vigilanza di luoghi considerati ad alto rischio o di particolare importanza. Tra questi ci sono stazioni ferroviarie, aeroporti, ambasciate, consolati e, in particolare, siti di culto e luoghi di interesse ebraico.

In un momento storico in cui i valori democratici e il rispetto dei diritti umani sono messi in discussione, iniziative come questa assumono un’importanza cruciale. Non si tratta solo di preservare la memoria del passato, ma di costruire gli anticorpi culturali necessari per riconoscere e contrastare ogni forma di discriminazione e intolleranza nel presente.

Bando del Settimo seminario residenziale nazionale per docenti e professionisti dell’istruzione Learning from the Past – Acting for the Future Imparare dal passato – Agire per il futuro Milano, 19 – 23 ottobre 2025 seminario

 

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