Pochi Passi: uno sguardo su un passato tragico. Il nuovo cortometraggio di Carlo Bava. Basato sulla storia vera della famiglia Gruenberger.

Poco Passi, un cortometraggio commovente diretto da Carlo Bava, racconta la storia della famiglia Gruenberger, che il 17 dicembre 1943 è stata tragicamente respinta al confine svizzero a Brissago. Questo film, tratto dal libro “Respinti. La tragedia della famiglia Gruenberger”, ci mostra il costo umano della guerra e le conseguenze devastanti della persecuzione razziale.
Il film, girato nell’estate del 2024, ha come protagoniste le talentuose attrici Katia Rues e Anna Rues, che interpretano rispettivamente la madre e la figlia. Le loro interpretazioni intense danno vita al tumulto emotivo e alla resilienza della famiglia Gruenberger, che si trova ad affrontare l’inimmaginabile.
Pochi Passi è un cortometraggio da non perdere per chiunque sia appassionato di storia, cinema e condizioni umane. Pur essendo un cortometraggio di soli tre minuti, ci ricorda in modo toccante quanto siano importanti la compassione, la comprensione e la forza dello spirito umano.
Alcune domande su Pochi Passi. Carlo Bava, il regista di questo importante cortometraggio, ci risponde.
D: Qual è l’ispirazione per il cortometraggio Pochi Passi ?
R: Pochi Passi è basato sulla storia vera della famiglia Gruenberger, che nel 1943 fu tragicamente respinta al confine svizzero. Il film vuole far luce sulla loro terribile esperienza e sulle devastanti conseguenze del pregiudizio durante la Seconda Guerra Mondiale. La pubblicazione di Raphael Rues è servita come sceneggiatura di base al cortometraggio.
D: Dove è stato girato Pochi Passi?
R: Il film è stato girato in tre weekend nelle pittoresche regioni del Lago Maggiore e dell’Ossola, in Italia. Le location specifiche includono i Giardini Villa Taranto a Verbania, il Trenino dei Bambini a Osso di Croveo (Valle Formazza) e le città di Pallanza-Verbania e Brissago.
D: Chi sono i personaggi principali del film?
R: Katia Rues e la giovanissima Anna Rues (2015) interpretano rispettivamente la madre e la figlia in Pochi Passi . Le loro potenti interpretazioni danno vita al tumulto emotivo e alla resilienza della famiglia Gruenberger.
D: Qual è la storia della famiglia Gruenberger?
R: Il film segue il viaggio della famiglia Gruenberger da una vita tranquilla a una fuga disperata verso il confine svizzero. Il finale è particolarmente toccante, poiché i protagonisti vengono ripresi durante la loro odissea. Gli ultimi secondi sono stati girati vicino alle quattro pietre d’inciampo posate dal “Gruppo per la Memoria 1943-1945” in onore della famiglia Gruenberger. Queste pietre commemorano il loro tragico rifiuto da parte delle autorità svizzere nel 1943.
D: Chi ha partecipato alla produzione di Pochi Passi ?
R: Il film è stato prodotto da Gabaré e Insubrica Historica, organizzazioni che si occupano di preservare le storie storiche. Il team di talento dietro al film include anche il compositore Vincenzo Zitello, la costumista Maria Cristina Pasquale e il consulente storico Raphael Rues .
D: Il film è basato su fatti storici?
R: Sì, Pochi Passi è basato su eventi storici. La storia del film è ispirata alle esperienze reali della famiglia Gruenberger ed è stata approvata dai parenti sopravvissuti. La storia è ispirata alla pubblicazione “Rejected: The Drama of the Gruenberger Family on the Run (1943-1944)” (Rifiutati: il dramma della famiglia Gruenberger in fuga (1943-1944)).
D: Qual è il significato delle pietre d’inciampo nel film?
R: Le pietre d’inciampo servono a ricordare il tragico destino della famiglia Gruenberger. Posizionate nel luogo in cui sono stati respinti, queste pietre simboleggiano il loro viaggio e gli ostacoli che hanno dovuto affrontare.
D: Cosa possono aspettarsi gli spettatori da Pochi Passi ?
R: Pochi Passi è un cortometraggio che fa riflettere e suscita emozioni, che offre uno sguardo sul costo umano della guerra e del pregiudizio. È un potente omaggio alla famiglia Gruenberger e un promemoria dell’importanza di ricordare il passato.