Cortometraggio “Pochi Passi” di Carlo Bava

Un importante riconoscimento a riguardo del cortometraggio “Pochi Passi” da parte di Peter Drew.

Saturday 1.2.2025: Peter Drew’s life journey began in Germany, which he fled at a very young age in 1939 alongside his mother, escaping the looming threat of the Holocaust by immigrating to the United States. After settling in New York, he went on to build a diverse career spanning education and the arts. He attended Jamaica High School and later pursued higher education, studying Political Science and International Relations at both Queens College and Hunter College.
Throughout his professional life, Drew has worn many hats. His passion for music led him to work as a musician and composer, while his academic interests drew him to education. He served as a Social Studies and Cinema Teacher at Benjamin N. Cardozo High School, sharing his knowledge with younger generations. His expertise in film studies also led to a position as an Adjunct Lecturer in Film Studies at The City University of New York.
Making New York his permanent home, Drew has built his life in NYC that welcomed him as a young refugee, coming full circle from his early escape from Nazi Germany to becoming an established educator and artist in American society. His journey represents a powerful story of resilience, adaptation, and achievement, from fleeing persecution to building a meaningful career in education and the arts. A curriculum that matches entirely with the message of “Pochi Passi” by Carlo Bava.

Sabato 1.2.2025: Il percorso di vita di Peter Drew è iniziato in Germania, da cui è fuggito in tenera età nel 1939 insieme alla madre, sfuggendo alla minaccia incombente dell’Olocausto e immigrando negli Stati Uniti. Dopo essersi stabilito a New York, ha intrapreso una carriera diversificata che spazia dall’istruzione alle arti. Ha frequentato la Jamaica High School e successivamente ha proseguito gli studi superiori, studiando Scienze Politiche e Relazioni Internazionali sia al Queens College che all’Hunter College. Nel corso della sua vita professionale, Drew ha indossato molti cappelli. La sua passione per la musica lo ha portato a lavorare come musicista e compositore, mentre i suoi interessi accademici lo hanno portato all’istruzione. È stato insegnante di studi sociali e cinema alla Benjamin N. Cardozo High School, condividendo le sue conoscenze con le nuove generazioni. La sua esperienza negli studi cinematografici lo ha portato a ricoprire il ruolo di docente aggiunto di studi cinematografici presso la City University di New York. Drew ha costruito la sua vita nella città di New York che lo ha accolto come un giovane rifugiato, chiudendo il cerchio dalla sua fuga dalla Germania nazista fino a diventare un educatore e un artista affermato nella società americana. Il suo viaggio rappresenta una potente storia di resilienza, adattamento e successo, dalla fuga dalle persecuzioni alla costruzione di una carriera significativa nel campo dell’istruzione e delle arti. Un curriculum che si sposa perfettamente con il messaggio di “Pochi Passi” di Carlo Bava.

Pochi passi: Uno sguardo su un passato tragico. Il nuovo cortometraggio di Carlo Bava
Basato sulla storia vera della famiglia Gruenberger.

Carlo Bava e le attrici Anna e Katia Rues durante le riprese a Villa Taranto, Verbania. Fonte: Insubrica Historica

Poco Passi, un cortometraggio concepito e diretto da Carlo Bava, approfondisce la straziante storia della famiglia Gruenberger, tragicamente respinta alla frontiera svizzera di Brissago il 17 dicembre 1943. Il film, tratto dal libro “ Respinti. La tragedia della famiglia Gruenberger ”, offre uno sguardo sul costo umano della guerra e sulle conseguenze devastanti della persecuzione razziale.

Il certificato del primo premio al concorso nazionale di ANPI Rescaldina il 19 ottobre 2024.

Certificato Concorso Letterario Nazionale di Narrativa, Poesia e Video “Inchiostro e Memoria” Decima Edizione 2024, sullo sfondo raggiante il creatore e direttore del cortometraggio Respinti!

Una famiglia divisa

Il film, girato nell’estate del 2024, ha come protagoniste le talentuose attrici Katia Rues e Anna Rues, che interpretano rispettivamente la madre e la figlia. Le loro potenti interpretazioni danno vita alle turbolenze emotive e alla resilienza della famiglia Gruenberger, che si trova ad affrontare l’inimmaginabile.

Ulteriori dettagli su Villa Taranto Verbania che ci ha gentilmente concesso di girare il cortometraggio Poco Passi.

Una produzione Gabaré e Insubrica Historica,
Pochi Passi è uno sforzo di collaborazione tra Gabaré e Insubrica Historica, due entità riconosciute nella regione insubrica, da tempo impegnate a preservare e condividere le narrazioni storiche e popolari. Il loro impegno per l’autenticità e la narrazione è evidente nei valori di produzione del film e nella sua capacità di evocare empatia per i personaggi.

Da vedere
“Pochi Passi” è un cortometraggio per chiunque sia interessato alla storia, al cinema e alla condizione umana. Offre – anche se si tratta di un cortometraggio di soli 3 minuti – un toccante promemoria dell’importanza della compassione, della comprensione e della forza duratura dello spirito umano.

Date di uscita del film e luoghi di proiezione

Raphael Rues consulente storico per il cortometraggio con il regista Carlo Bava, durante il viaggio a piedi Brissago-Ascona.

Domande su Pochi passi. Ci risponde Carlo Bava, il regista di questo importante cortometraggio.

D: A cosa si ispira il cortometraggio Molti Passi?

R: Pochi Passi è basato sulla storia vera della famiglia Gruenberger, che fu tragicamente respinta al confine svizzero il 17 dicembre 1943. Il film vuole far luce sul loro calvario e sulle devastanti conseguenze del pregiudizio durante la Seconda Guerra Mondiale.

D: Dove è stato girato Pochi Passi?

R: Il film è stato girato in tre fine settimana nelle pittoresche regioni del Lago Maggiore e dell’Ossola, in Italia. Le location specifiche includono i Giardini Villa Taranto a Verbania, il Treno dei Bambini a Croveo e le città di Pallanza-Verbania e il porto di Brissago.

D: Chi sono le protagoniste del cortometraggio?

R: Katia Rues e Anna Rues entrambi alla loro prima esperienza, interpretano rispettivamente la madre e la figlia in Pochi Passi. Le loro potenti interpretazioni danno vita alle turbolenze emotive e alla resilienza della famiglia Gruenberger.

D: Qual è la storia della famiglia Gruenberger?

R: Il film segue il viaggio della famiglia Gruenberger da una vita tranquilla a una fuga disperata verso il confine svizzero. Il finale è particolarmente toccante, poiché i protagonisti vengono ripresi durante il loro calvario. Gli ultimi secondi sono stati girati vicino alle quattro pietre d’inciampo poste dal “ Gruppo per la Memoria 1943-1945 ” in onore della famiglia Gruenberger. Queste pietre commemorano il loro tragico rifiuto da parte delle autorità svizzere nel 1943.

D: Chi ha partecipato alla produzione di Pochi Passi?

R: Il film è stato prodotto da Gabaré e Insubrica Historica, organizzazioni che si dedicano alla conservazione delle narrazioni storiche. Il talentuoso team dietro al film comprende anche il compositore musicale Vincenzo Zitello, la costumista Maria Cristina Pasquale e il consulente storico Raphael Rues.

D: Il film è basato su fatti storici?

R: Sì, Pochi Passi è radicato in eventi storici. La storia del film è ispirata alle vere esperienze della famiglia Gruenberger ed è stata approvata dai parenti sopravvissuti. La storia è ispirata alla pubblicazione “Respinti: Il dramma della famiglia Gruenberger in fuga (1943-1944)”.

D: Qual è il significato delle pietre d’inciampo nel film?

R: Le pietre d’inciampo servono a ricordare il tragico destino della famiglia Gruenberger. Collocate nel luogo del loro rifiuto, queste pietre simboleggiano il loro viaggio e gli ostacoli che hanno dovuto affrontare.

D: Cosa possono aspettarsi gli spettatori da Pochi Passi?

R: Pochi Passi è un cortometraggio che fa riflettere e che suscita emozioni, offrendo uno sguardo sul costo umano della guerra e del pregiudizio. È un potente tributo alla famiglia Gruenberger e un promemoria dell’importanza di ricordare il passato.

Snüuba Snoopy – la mascotte di Insubrica Historica – anche lui fra i protagonisti del cortometraggio